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lunedì 17 marzo 2014

Saint Patrick's Day

 
Il giorno di San Patrizio.
Questa mi mancava: il Saint Patrick's Day. Una festa irlandese adottata dagli italiani, come Halloween. La cosa che mi ha incuriosito di più e che aprendo le finestre di internet non si fa altro che parlare di questa ricorrenza, come Natale, come Pasqua, anzi, devo dire che di Pasqua non c'è quasi niente e mi sembra ogni giorno più strano come noi italiano ci facciamo influenzare più dalle tradizioni di altri continenti che dalle nostre, bellissime e carismatiche.
Ho letto su Wikipedia che la festa di San Patrizio (che ricorre proprio oggi, il 17 marzo) qui in Italia si festeggia in un paesino chiamato Bobbio, nel piacentino. Nel resto del mondo ovviamente in Irlanda, nell'Isola di Monserrat in Canada, negli Stati Uniti D'America, nel Regno Unito, in Argentina e in nuova Zelanda. Ma penso che presto si festeggerà in tutta l'Italia vedendo che anche la mia Home di Virgilio è conciata a festa, cioè di verde.
Il verde. Perché questo colore?
La tradizione narra che le celebrazioni sono generalmente incentrate su tutto ciò che ha a che fare con l'Irlanda e il verde (colore simbolo dell'isola). In questo giorno infatti si suole mangiare cibo di quel colore e vestirsi della stessa tonalità. In particolare, sui vestiti ad esempio, non può mancare il trifoglio. Questa pratica era diffusa già agli inizi dei festeggiamenti in onore del Santo; questo perché la tradizione afferma che egli spiegò la Santa Trinità agli irlandesi pre-cristiani proprio attraverso questa pianta a tre foglie. Di conseguenza, sia il vestirsi di verde il 17 marzo sia il trifoglio stesso sono diventati simbolo di quel giorno. Ogni anno le acque del fiume Chicago (che scorre nell'omonima città) vengono tinte anch'esse di verde.
Che dire. Il verde non è il mio colore preferito, ma penso che presto non mancherà l'occasione di indossarlo.

domenica 16 marzo 2014

Me la sono ritrovata tra le bozze

Ci si sente meglio dopo aver sfogato tanto livore? Spero di sì, se no quanto tempo sprecato. La gente legge e la gente scrive in quantità e percentuali variabili, bene, male, benino, malaccio. Quante storie!! Per fare cose nuove e cambiare questo piccolo mondo spocchioso e livoroso dell'editoria ci vorrà per forza spocchia e livore? Spero di no, davvero. Meglio costruire che distruggere. E magari non sprecare tempo prezioso intorno all'arena dei leoni.

mercoledì 12 marzo 2014

sabato 8 marzo 2014

Una festa per ricordare...

 
Ci si ricorda di parlare delle donne solo in occasione della Festa della Donna; così, come ci si ricorda dell'amore solo per San Valentino; così, come ci si ricorda di essere più buoni a Natale. O di andare in chiesa a Pasqua.
Ecco perché non sentirete da me una parola sull'8 Marzo.
E che nessuno mi faccia gli auguri, per favore. Sono donna tutta l'anno e ho a cuore la sorte delle donne tutto l'anno. Se si parlasse di meno e si facesse di più, un piccolo gesto ogni giorno, se ci si aprisse di più alla comprensione dell'altro e ai suoi problemi, non avremmo bisogno di una festa per ricordare chi siamo.