La verità è che ha ragine mio padre: non c'è limite alla mia idiozia. Nemmeno il sonno mi placa
Sembro propio uscita da un fumetto!
Nelle ultime notti mi capita di non dormire e per passare il tempo di quelle lunghe ore cucino, spolvero e mi sistemo tutte le dispense. Caspita non immaginavo che avevo tanta roba da buttare! Tante volte vedo un dvd, ma non prendo pace. Nella mia zucca spopolano troppe idee da non contenerle più. Sarà questo il motivo della mia insonnia. Prendo anche delle vitamine, ma con pochi risultati. La mia amica mi consiglia: "Cambia letto!". Non penso sia quello il problema. Ne ho cambiati tanti: ho avuto il letto a mobiletto, a divano, o persino dormito in tenda e su materassi sdraiati a terra (esperienze notturne vissute con le suore a Policoro). Ne ho provate abbastanza. Mi ricordo molto bene il letto della nonna, all'angolo di via Piave a due passi dalla chiesa. Mai dormito. Era di ferro, e forse pure arrugginito, faceva gnic gnic quando salivi e gnic gnic quando scendevi. Alto, altissimo, che per me arrampicarmici in cima era una vittoria. Quando ci si sdraiava la nonna scatenava un onda anomala delle molle e io frrrrtt rotolavo dalla sua parte. Per far soffrire d'insonnia noi nipoti ci rimboccava a mummia con le lenzuola di lino grezzo, cartavetro che scivolandoci su ti facevi il peeling su tutto il corpo. Sopra il letto pendeva un quadro, non mi ricordo se di Gesù, della Madonna o Santa Rita, comunque roba di tragedia misto sangue e spine, che incombendo sulla testa, insieme al rintocco del campanile vicino, creava quella atmosfera di horror tutt'altro che tranquillo. Stessa solfa la camera da letto dei miei. Anni '70, tutta di legno intagliata, sembrava che ci si sdraiava in una bara con accanto comodini, di fianco il comò che faceva paura, di notte con la luce della luna sembrava che vedevi i mostri. Dall'altro lato c'era l'armadio e t'immaginavi che uscisse di tutto, e non di bello, per quanto era mostruoso.
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